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Copia di S1 E21

LA NEWSLETTER SETTIMANALE DI ANDREA BATILLA

DOVE SIAMO ANDATI A FINIRE, SIGNORA MIUCCIA!

Sarebbe molto interessante chiedere a Roland Barthes, semiologo strutturalista e autore del mai troppo apprezzato “Sistema della moda” del 1967, di commentare il testo in apertura del sito di Prada che vi riporto integralmente insieme alla foto che lo accompagna.

“Espressione della gioia spensierata della stagione, la Collezione Donna Prada esplora una nuova idea di romanticismo. Linee sartoriali si alleggeriscono in sovrapposizioni impalpabili; tocchi femminili si intrecciano a contrasti inaspettati. Ogni capo è un capitolo di un nuovo racconto estivo, dove la semplicità del mare e l’eleganza urbana convivono.”

I protagonisti della campagna sono Kendall Jenner, Hunter Schafer e Troye Sivan fotografati da Oliver Hadlee Pearch.

Foto e testo sono una perfetta metafora dello stato della moda in questo momento storico, un piccolo oggettino di vetro opaco dimenticato su uno scaffale polveroso che ha semplicemente smesso di avere senso. I tre protagonisti sono ritratti in piedi su una barchetta colorata persa in mezzo ad un mare artificialmente calmo, in un’atmosfera irreale che potrebbe essere l’inizio di un remake di Uccelli di Hitchcock diretto da Ti West. È tutto talmente privo di emozione e di racconto da avere tratti horror e anche le tre mega celebrity sembrano venire inghiottite in questa terribile dimensione parallela in cui significante e significato hanno preso strade opposte.

Il testo invece ha l’aria di descrivere una scenetta allegra con un linguaggio da cartella stampa anni novanta. C’è una irrintracciabile “espressione di gioia spensierata”, un  accenno a una misteriosissima “nuova idea di romanticismo” e immancabilmente “line sartoriali che si alleggeriscono in sovrapposizioni impalpabili” o “tocchi femminili che si intrecciano a contrasti inaspettati”. La sintesi finale è che “la semplicità del mare e l’eleganza urbana convivono”.

Dal cimitero di Urt, dove Barthes è seppellito vicino alla madre, credo che si possano sentire i suoi sussulti davanti a questa arditissima declinazione del linguaggio della moda.

Eppure, il sito della signora Miuccia Prada è una fotografia piuttosto realistica del fatto che la moda oggi abbia smesso di attribuire significati simbolici ai vestiti e di generare narrazioni credibili, cedendo questo ruolo a una truppa di emissari che vanno dalla mega celebrity alla più oscura tiktoker. I contenuti vengono fabbricati in maniera casuale e poi sparpagliati nel mondo attraverso il sigillo di garanzia di prezzi altissimi che scatenano discussioni accese ma in fondo anche un senso di rispetto e di lontananza che dovrebbe continuare a rendere i marchi aspirazionali.

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