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Sant’Antonio e la trasformazione del Caos Interiore

Predica di Sant’Antonio sul noce

ANTONIO - PERCHÈ SANT’ANTONIO È COSI’ POPOLARE?

Il 13 giugno si festeggia Sant’Antonio, da Padova - che in realtà era originario di Lisbona.
È l’onomastico di tutti gli Antonii e derivati.
?
Qui c’è un primo punto interrogativo interessante: perché gli Antonii festeggiano tutti a Sant’Antonio da Padova (13 giugno) e non a Sant’Antonio Abate (il 17 gennaio)?
Non lo so, proveremo a scoprirlo, a intuirlo scrivendo.

?

Forse non c’entra direttamente con questa domanda, ma è stata lei a sbloccare un “sospetto” riguardante il calendario “magico”, proprio ora, mentre scrivo: i due Antonii si trovano in due punti opposti del Calendario, come se la loro “funzione” nel Tempo sacro sia in qualche modo analoga a quella dei due famosi Giovanni:
Giovanni Apostolo - Porta dell’Inverno - il 27 dicembre -
e Giovanni Battista - Porta dell’Estate - il 24 giugno;
entrambi vicini ai solstizi astronomici - porte dell’anno, appunto.
(Fra l’altro l’etimologia di Giovanni, Gianni, ecc. sarebbe proprio ‘porta’ - come racconto qui. (Si apre in una nuova finestra))
È come se l’anno - anche e soprattutto quello interiore - si muova, venga vissuto, attraversando e imparando a bilanciare forze complementari.
Lo sappiamo bene fin da bambini con il racconto delle Quattro Stagioni - e il “non ci sono più le mezze stagioni” ha qualche influenza su questo racconto? - ma sentirlo in maniera così chiara non mi era mai capitato.

ANTONIO E LA RICERCA DELLE COSE PERDUTE

Entrambi i due Antonii tradizionalmente hanno a che fare con l’aiutare a ritrovare cose perdute - come se fossero (anche) una funzione superiore di un certo modo di ricordare - futuri, passati antichi, cose importanti dimenticate, chissà cos’altro… -:
Antonio Abate, in una divertente leggenda, ruba grazie al suo maialino una fiamma ai diavoli dell’inferno per regalarla agli uomini, e chiudere così un periodo di profondo gelo per l’umanità;
Antonio da Padova, invece, viene pregato tradizionalmente per ritrovare le cose perdute - vedi la recita dei Sequeri (Si apre in una nuova finestra)- , ciò che si è dimenticato.

L’analogia calendariale di Antonio Abate, che con il fuoco ritrovato apre il misterioso periodo del Carnevale, è abbastanza chiara; meno quella di Sant’Antonio da Padova.

Anche l’etimologia del nome Antonio non è chiara; pare derivi dall’etrusco; qualcuna delle ipotesi dice che possa significare qualcosa come “colui che si prepara ad affrontare, a combattere” - mi sembra possa essere vicino a quello che fanno i due Antonii: una certa specifica preparazione - prima, ante - al Caos: quello del Carnevale, e quello scatenato dai i terribili demoni meridiani dell’Estate - di questi ne riparleremo.

Sant’Antonio contro i diavoli


ANALOGIE E DIFFERENZA FRA SANT’ANTONIO ABATE E SANT’ANTONIO DA PADOVA

Sant’Antonio Abate (ne ho raccontato meglio qui (Si apre in una nuova finestra))
originario dell’Egitto fu il fondatore del monachesimo. Da sempre viene rappresentato anziano con la lunga barba bianca e il bastone a T; protettore degli animali: nell’iconografia tradizionale è sempre accompagnato da tanti animali, oltre che dal suo mitico maialino di cui accennavamo prima.

Sant’Antonio da Padova
invece è originario di Lisbona. Viaggiò molto in Francia, Africa del Nord, e Italia, sbarcando prima in Sicilia scampato a una tempesta, per arrivare, dopo aver prima conosciuto San Francesco, a Padova, dove tuttora viene venerato nella sua bellissima Basilica, e dove scoprì molti dei suoi sacri talenti. Nell’iconografia tradizionale viene rappresentato sempre con il Bambino - forse per questa sua vicinanza all’infanzia viene attribuito quasi sempre a lui l’onomastico degli Antonii -, un libro e un fiore: un giglio bianco.
È interessante - e molto misterioso - che per affrontare il fuoco dell’estate sia necessario un aiuto per ritrovare qualcosa di perduto.
L’estate d’altra parte porta dentro di sé in maniera profonda il tema del ricordo - vicino forse al fatto che le giornate sono lunghe e il tempo in qualche modo in si dilata moltissimo, possono succedere moltissime cose.
L’estate è ricordo
e per questo è sempre un Tempo molto prezioso - come avevano scoperto benissimo i Righeira nel 1985 - più che nel testo della canzone, nel sax di ‘L’estate sta finendo’ - , che però non deve essere confuso con la nostalgia - che è una parola moderna inventata dagli svizzeri, ma questa è un’altra storia.

la predica di Sant’Antonio ai pesci - Basilica di Sant’Antonio da Padova

È come se in qualche modo questi Santi - complementari - donassero gli strumenti necessari ad affrontare e gestire, trasformare - soprattutto - diversi tipi di Caos interiore.
Uno per accendere il fuoco dopo il gelo dell’inverno - il disgelo: Sant’Antonio Abate;
l’altro per affrontare quello terribile dell’estate: Sant’Antonio da Padova.
Attenzione, entrambi i fuochi sono incontrollabili - sia il Carnevale che la notte di San Giovanni sono feste antichissime in cui l’ebrezza è fondamentale.

La storia di Antonio insegna che vuol dire questa cosa.

LE FESTE DI SANT’ANTONIO

Infine è interessante notare, e a conferma che i due Antonii abbiano funzioni molto vicine spesso fra loro, il fatto che, soprattutto nel Sud Italia, le feste dei due Santi abbiano molti elementi in comune: il pane santo - strumento di trasformazione sacra del grano estivo -; la benedizione degli animali; la festa con la banda musicale e le tarantelle…

Dopo questa serie di salti,
se anche tu hai qualche altra idea da condividere per allargare il campo,
scrivimi a: laltopianodelnolan@gmail.com (Si apre in una nuova finestra)

Ciao Ciao

Antonello - L’Altopiano del Nolan

Argomento Calendario Magico